martedì 14 ottobre 2014

I run for life



Inizio questo post con un video anzichè terminarlo come faccio di solito.
"I run for Life" - Corro per la vita... è una canzone che scoprii qualche anno fa, quando mai avrei pensato che avrebbe raccontato di me...
Mi piaceva, perchè era carica. Ricordo che la dedicai ad un'amica a cui piaceva correre... E ora, oggi più che mai, la dedico a me.

It's been years since they told her about it    
The darkness her body possessed
And the scars are still there in the mirror
Everyday that she gets herself dressed
Though the pain is miles and miles behind her
And the fear is now a docile beast"


A me non sono proprio anni che me l'hanno detto... ma sono sei mesi che l'oscurità ha bussato alla mia porta.... 
e ci pensavo l'altro giorno. Mai e davvero mai nella mia vita avrei pensato che sarei stata in grado di arrivare fino a sera tutti i giorni se mi fosse capitato di vedere i miei sogni andare in pezzi.

E invece ce la fai. E onestamente non sai nemmeno come. In molti in questi giorni mi continuano a dire che sono d'esempio per loro, perchè loro al posto mio non ce l'avrebbero fatta...
E invece voglio dirvi una cosa.
Che io qui sto solo facendo il mio dovere. E che nessuno può immaginare cosa si prova a vivere tutto questo, nemmeno chi lo sta vivendo. Io so solo che piano piano la forza ti arriva, Deve arrivarti..
Non hai alternative o tiri fuori le palle o muori. E davvero non c'è scelta.

Ieri sera parlavo al telefono con la stessa amica a cui ho dedicato questa canzone. E parlando con lei mi sono accorta che in me esiste una parte in cui ancora è presente la morte. Ci penso da ieri sera. 
Stavo piangendo al telefono perchè ieri non è stata una giornata facile. E lei mi ha fatto notare come dai miei discorsi e dal mio sentire traspariva che si, purtroppo sto ancora cullando la parte che non c'è più. Che il mio sguardo è ancora rivolto a ciò che manca piuttosto che a tutto quello che è rimasto. E che una parte di me un po' morta si sente. Ho questo sentire diffuso di essere stata cancellata di essere stata sì, in qualche modo, uccisa.
E piangendo le ho detto "su di me questa cosa è evidente! ho una cicatrice di 15 cm che lo prova!! una parte di me non c'è più! e lo vedo tutte la mattine e tutte le sere allo specchio!!!" e lei mi ha detto: "ma nello specchio però ci sei anche tu, non solo la cicatrice"

Si chiama Giovanna questa amica mia ed è una benedizione.

E riconosco che la cosa più difficile dell'andare avanti dopo l'operazione è proprio guardarsi allo specchio e non fissare lo sguardo solo sulla cicatrice. Non rimanere lì. non continuare a rimestare in sentimenti che non ci sono più che sono stati tagliati via.
E' come se una parte della mia vita mi fosse stata scucita via. Solo che lo strappo è stato talmente repentino che il mio cervello non ce l'ha fatta a metabolizzare tutto in tempi rapidi.
E così sì, mi ritrovo a guardare Renèe, la cicatrice, e pensare a tutto quello che c'era prima di lei. A chi le ha lasciato il posto.
E faccio fatica a pensare invece a quello che c'è adesso. Perchè faccio fatica in questi giorni a cogliere bellezza in un taglio profondo.
E così mentre dicevo a giovanna che la cicatrice la vedo tutte le sere e tutte le mattine, mi è venuta in mente questa canzone.

It's a blur since they told me about it
How the darkness had taken its toll
And they cut into my skin and they cut into my body
But they will never get a piece of my soul

Ed è proprio vero... è tutto un rimescolarsi da quando ti dicono del cancro. Continuo e costante. Ti si rimescola sempre tutto. Appena credi di aver raggiunto un equilibrio.... cadi. E la canzone descrive bene i sentimenti... L'oscurità in cui ti ritrovi è quanto di più nero e profondo si possa immaginare.
E tagliano la tua pelle, il tuo corpo.... però è vero... nessuno può portare via un pezzo della tua anima.
Anche se a volte sembra che sia proprio così. Anche se a volte è proprio quello che senti.
E quando ricominci a ridere, ti sembra che il riso faccia male al tuo corpo, semplicemente perchè sono mesi che non senti più quelle vibrazioni e l'effetto che fa è quello di un Gong suonato in montagna dove l'eco è forte...
Tutte le emozioni sono così dopo la parola cancro... Un boato immenso nella tua anima.
E volte, come in montagna, c'è una slavina... e crolli giù. Altre invece resisti bene...

Io non lo so... in questi giorni faccio più fatica di altri. Venerdì ho la risonanza per vedere se mi operano di nuovo e le terapie, comunque si stanno avvicinando. Sono pronta? Sarò forte abbastanza?
Io davvero non lo so.
Quello che so è che nessuno mi aveva preparata a tutto quello che mi è successo quest'anno... eppure riesco più o meno tutti i giorni ad arrivare a sera dignitosamente.
Forse un po' meno in questi giorni...
Una canzone qualche giorno fa mi ha fatta letteralmente crollare in pezzi... e sto facendo fatica a riprendermi lo ammetto...
Ho cercato di evitarla per mesi, ma poi ero dalla fisioterapista e ta-dah... eccola... la canzone è Too much love will kill you dei queen..

E come dicevo... il gong ha prodotto la più grande slavina da sei mesi a questa parte.

Ma perchè ho scritto di questo? non era mia intenzione...

Faccio fatica a chiudere questo post... ho mille pensieri in mente cavolo!! ero partita bene!!!
allora facciamo così, che smetto e basta.

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