venerdì 29 agosto 2014

E questo sole tenero, davvero tenero è veramente un dono inaspettato

Oggi l'aria ha un profumo dolciastro di alberi in autunno. E' la fine di un'estate che non è mai cominciata, da lunedì dicono che tornerà il brutto, ma oggi... oggi c'è un sole bellissimo ad illuminare il giorno. Oggi è autunno, nelle temperature, nei colori e nella luce.
Prima mi veniva da pensare che l'autunno mi ha sempre messo un po' malinconia... e che quest'anno le stagioni hanno perfettamente rispecchiato il mio umore. Non c'è stata primavera, e nella mia vita veramente non ricordo nullo di quei mesi. Io non ho avuto la primavera. Il giorno della diagnosi si è scatenata una tempesta fortissima su Padova, e praticamente io stavo vivendo la stessa cosa. Ed ora che le cose si sono un po' calmate ecco il sole tiepido e chiaro di fine settembre. Credo che in collina si possa già annusare l'odore delle viti. Che è uno dei miei profumi preferiti.
Ed ora che si affaccia l'autunno, sì sono un po' malinconica. Leggevo, prima, e mi veniva in mente un pensiero, probabilmente senza alcun fondamento scientifico, ma pensavo che ci si ammala quando si smettere di ridere... Io sono sempre stata una persona divertente, ridere è il mio passatempo preferito, ridere fino alle lacrime, fino ai crampi. Ma è tantissimo tempo che non rido così. Davvero tantissimo. Ho sempre amato fare casino, cantare a squarcia gola in bicicletta, totalmente non curante del giudizio degli altri. In cambogia i bimbi ridevano un sacco quando arrivavo alla scuola in bicicletta e cantando forte. Non lo faccio più da un sacco di tempo. 
Ho sempre avuto musica con me, sempre. Anche in motorino ho sempre ascoltato l'Ipod. Ora non so nemmeno più se funziona. Eppure prima, non esisteva un attimo od una sola attività in cui io non stessi ascoltando o cantando qualcosa. Non lo faccio da un sacco di tempo.
Credo che ci si ammali quando si smette di ridere, di cantare a squarciagola, di correre nel sole... e lo so che potrei citare un certo Neruda e dire
"Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti ... Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso"

Ma preferisco scriverne una mia di poesia, e davvero credo che ci si cominci ad ammalare quando perdi il senso delle piccole cose. Quando, appunto, smetti di ridere forte, di abbracciare un amico per qualunque motivo. Non esiste una sola ragione al mondo che valga veramente il peso di un abbraccio o di una risata con amici. Il Regno è tutto qui. Gesù diceva di tornar bambini se si voleva entrare nel regno...e cosa fanno i bambini? Cantano a squarcia gola, ridono, abbracciano totalmente incuranti di quello che gli altri pensano. 
Pensavo che ci si ammala seriamente quando investi tanto in un amore e quell'amore non investe in te. Non c'è nulla che uccida di più di un amore non amato. Nulla. Perchè tutto ciò che ti tiene in vita è frutto di un gesto d'amore. Noi siamo nati da un gesto d'amore, mi viene logico pensare che al contrario si muoia per un gesto d'amore mancato. Perchè tutto ciò che da vita può anche toglierla. 
Domani ho un matrimonio e ho letto una frase bellissima che lo sposo ha detto alla sposa "che è una meraviglia poter guardare attraverso i suoi occhi" e solo scrivendola la senti la vita che corre in queste parole. Se non ami non dai vita. Se non sei amato la vita è più difficile. Se tutto l'amore che doni ad una persona trova rifiuto e diniego quell'amore si ammala. E come si guarisce?
Non con le medicine. Non esiste nessun trattamento al mondo in grado di sanare quelle ferite. Paradossalmente, si guarisce solo amando di più. Fino allo stremo, fino all'ultimo respiro. Penso alla responsabilità che si ha quando si sta assieme a qualcuno e che non risiede tanto nel far star bene l'altro quanto nel prendersene cura. Aver cura della vita altrui senza ferirla. L'amore non è far star bene, è non uccidere. A pensarci bene il decalogo di Dio non è altro che una lista di cose da non fare per non ferire chi ti ama o addirittura per non ferire lui visto che il primo inizia dicendo "Amerai!"... Sembra che Dio dica, se vuoi amarmi e se vuoi amare veramente allora non fare o fai così..... è molto semplice. Dio non vuole molto da noi, ma solo che ci si rispetti veramente... anche perchè lui ci lascia liberi e non può molto, a volte, per fermare la nostra stupidità.
Quanta responsabilità si ha quando si decide di condividere cammino con qualcuno... Hai la vita dell'altro in mano, hai il potere più grande del mondo, quello di dar vita prima all'altro e poi insieme ad un altro.
L'amore ti rende fecondo e non esiste un potere più grande. Ah Gesù se tutti si soffermassero un attimo, un secondo appena prima di parlare, quanta sofferenza eviteremmo. Quanti potrebbero essere salvati da un misero gesto di umiltà. 
Benedico davvero chi ha il coraggio di scegliere di amare l'altro e farlo secondo il decalogo e non per pura casualità...
Per esperienza conosco il dolore. Anche quello di un amore ammalato. E ti ammala di più questo che un gruppo di cellule impazzite che decidono di invadere il tuo corpo. Noi siamo la nostra anima più che il nostro corpo e c'è da sanare quella prima di tutto. 
Etty Hillesum diceva: ci sono persone che mi porto dentro come boccioli e che lascio sbocciare
Dio quante ce ne sono dentro di me. Anche chi mi ha ferito, anzi... forse soprattutto che mi ha ferita, perchè credo che se qualcuno senta l'esigenza di ferirti beh quella persona abbia ancora più bisogno di essere amata. Non si risponde all'odio con l'odio o non si finisce più. 
Sempre lei diceva: si può essere un balsamo per molte ferite. e si può davvero... Il mio vangelo preferito riguarda il nardo, una donna e Gesù. In tutte le versioni in cui lo si legga il nardo è sempre sollievo per Gesù. In una in particolare, è un balsamo per i suoi piedi stanchi di troppo cammino. Noi tutti siamo quel nardo, si tratta solo di accettarlo o meno. La possibilità di ferire che ognuno di noi ha è la stessa che ha un assassino. Sono le scelte a renderti diverso. Anche perchè non sempre si uccide solo con un'arma, e non sempre serve una salma... Possiamo dare vita ma possiamo toglierla allo stesso modo. E' una responsabilità enorme e spaventosa, ma rendersene conto è l'unico modo per vivere davvero. 
Dopo l'esperienza che sto vivendo io non credo che sarò mai in grado di vivere meno intensamente l'amore... anzi... semmai proprio molto molto di più! 

Uso sempre Etty per esprimere due concetti che sono anche molto miei:Non si tratta, infatti, di conservare questa vita a ogni costo, ma di come la si conserva. Se noi.. non sapremo offrire al mondo impoverito... nient'altro che i nostri corpi salvati a ogni costo e non un nuovo senso delle cose attinto dai pozzi più profondi della nostra miseria e disperazione, allora non basterà!

Se Dio decide che io abbia tanto da fare, bene, allora lo farò, dopo essere passata per tutte le esperienze per cui possono passare anche gli altri....Non si tratta più di tenersi fuori da una determinata situazione, costi quel che costi, ma di come ci si comporta e si continua a vivere in qualunque situazione


Già, se Dio decide che io abbia da fare, allora lo farò... è quello che penso e forse è anche il senso dell'affidarsi...


C'è una cosa che posso fare però a partire da oggi... ed è tornare a ridere forte e a cantare. Tornare a vivere veramente insomma .... ridere ridere ridere come in questa foto...



mercoledì 27 agosto 2014

Renèe - ovvero la mia cicatrice


La mia cicatrice si chiama Renèe... come Magritte, il mio pittore preferito da sempre. 
Sono passati 20 giorni ormai dall'operazione e la sensazione è come se non mi avessero mai operata. Nel senso che il dolore del braccio, la sensazione degli aghi nel bicipite, l'anestesia ... sono solo un vago ricordo. E' incantevole come il nostro corpo elimini in fretta alcuni brutti ricordi. 
La mia cicatrice si chiama Renèe dicevo... Il nome l'ho sognato mentre ero ancora mezza sedata, anzi, Kurt Cobain mi ha aiutato a sceglierlo.... Già, perchè tutto il pomeriggio dell'operazione io l'ho passato a fare discorsi filosofici sulla sofferenza con Kurt Cobain. E' uno che ne sa lui... ma anche io non me la cavo male.
Renèe un nome da donna ma riferito ad un uomo. La mia cicatrice è di sesso femminile ma estremamente legata ad un aspetto maschile.
Ed ho scelto Magritte perchè puoi vederla da tanti punti di vista. In parte è un'opera d'arte, quel taglio sul seno mi ha salvato la vita, e non esiste un'opera d'arte più alta della vita stessa. Si può guardare alla cicatrice e vedere la cicatrice, con i punti, le aderenze, gli edemi; oppure posso guardare la cicatrice e non fissarmi su di lei ma vedere il resto attorno, come quando si fissa per un lungo tempo un dito e si finisce per non vederne più i contorni. Posso guardarmi e pensare a quello che mi stava uccidendo oppure scegliere quello che mi tiene in vita.
E non è una scelta nè facile nè scontata nemmeno per un secondo.
Mi sono stupita di quante persone mi hanno pensata dopo l'operazione, il difficile è tornare alla quotidianità dove tutto sembra apparentemente non essere cambiato, ma dove tu non sei più la stessa.
Perchè è questo che provo in questi giorni. Tutto è rimasto invariato, anche me... se mi si guarda da fuori non si vede nulla, ma basta andare un poco più in là e ci si rende conto che io non sono più la stessa. Soprattutto io mi rendo conto che non sono più la stessa. Il marasma emotivo che ti si rovescia dentro appena puoi permetterti di mollare un po' è incredibile. Riscopro sentimenti che credevo sepolti da secoli, paure e angoscie ormai superate e invece c'è un mondo di inconclusioni dentro me che davvero mi sorprende e travolge. 
E' stato difficile tornare al "tutti i giorni" onestamente, più di quanto immaginassi, ma non fisicamente piuttosto emotivamente. Il dolore fisico sparisce.. è vero, ma cacchio, le ferite emotive sanguinano parecchio e non ci sono medicamenti che aiutano. 
Hanno aiutato gli amici, le parole, gli sguardi, gli abbracci. E devo dire che mi è piaciuto un sacco, e che volendo essere proprio onesta... un po' mi mancano perchè mi ci stavo abituando ad essere coccolata! Beato chi tutti i giorni riceve un abbraccio, beati i quanti al risveglio incrociano un altro sguardo, beati chi salutano la giornata baciando i loro figli, ma beati anche coloro che riescono ad aver cura di sè stessi senza attendere nulla dagli altri. Io, lo ammetto, non sono tra questi.

Leggevo oggi:
Assicurati di avere in cima alla lista delle priorità il “prenderti cura di te stessa”.
Qualunque sia il tuo stato d’animo, un bacio o un gesto di amore sono le migliori medicine che esistano in natura.
Sentimenti negativi che appartengono al passato creano stress. Potrai sentirti meglio se risolverai gli antichi dissapori e le ferite emozionali. Questo può essere un buon momento per lasciarsi il passato alle spalle e sanare le relazioni.


Dovrei essere più saggia, dovrebbe essere questo il tempo di "lasciare il passato alle spalle" e invece a volte faccio così fatica.... Credo che in questo Renèe mi aiuti molto. Quando l'ho vista sono svenuta 4 volte.... rendermi conto di come io sia rotta dentro e rendermene conto perchè ora lo vedo anche sul mio corpo, è stato veramente forte... e semplicemente non ho retto.
E' strano come il corpo sia sempre più intelligente della mente. Sempre.
Per cui anche oggi, quando sento che le lacrime arrivano forti, le lascio andare. Le lacrime puliscono gli occhi no?
 E poi, sempre tornando a Erri De Luca:
Gli occhi per vedere hanno bisogno di lacrime,
se no diventano come quelli dei pesci
che all’asciutto non vedono niente e si seccano ciechi 

giovedì 7 agosto 2014

What about now

ok è quasi l'1 di notte, della notte prima dell'operazione e tra 6 ore sarò in ospedale. Dovrei dormire probabilmente ma non mi riesce....
ho tantissimi pensieri per la mente. e cerco di tenere la paura il più lontano possibile... domani a quest'ora potrò usare il tempo passato.
da domani non dirò più "ho il cancro" ma HO AVUTO il cancro, e fa un'enorme differenza!
sarà solo un ricordo anche se è solo l'inizio di un cammino.

ho fatto tutte le cose che volevo oggi, compreso passare la sera a farmi la ceretta che va bene tutto, ma son sempre una donna ed è giusto essere in ordine!
ma c'è una cosa che mi è piaciuta molto e che non facevo da una vita....

sono andata a prendere la mia coinqui alla stazione, e in macchina ho abbassato i finestrini e cantato a squarciagola...
Immaginate la scena... una uno bianca nel sole d'agosto delle 6 del pomeriggio, con la musica a palla e una donna che canta felice godendosi i riflessi...
ecco... questa è una bella immagine di me oggi. e se penso alla paura di ieri mi sembra solo un ricordo. esattamente come domani sarà un ricordo il cancro.
domani non ci sarà più, non sarà più dentro me.
ed è una gran figata.
e sì ho paura della cicatrice e che le cose possano andare male ecc.. ma domani io e il cancro non saremo più una cosa sola.
poi arriverà tutto il resto, le terapie ecc... ma intanto lui non ci sarà più... e fa un enorme differenza.
e mi sento pure fiduciosa sta sera.
sento che vale la pena lottare, sento che c'è molto di più da vivere ..

domani andrò in ospedale con la maglietta truzza di bon jovi... ci sta....
questa è la canzone che mi ha fatta felice oggi...


What About Now                                                               E adesso?
You wanna start a fire                                           vuoi accendere un fuoco
It only takes a spark                                              serve solo una scintilla
You gotta get behind the wheel                              devi metterti dietro al volante
If you're ever gonna drive that car                           se mai guiderai quella macchina


If you wanna take a bite                                        se vuoi mordere
You'd better have the teeth                                   è meglio che tu abbia i denti
If you're gonna take that step                                se vuoi fare quel passo
Then get up off of your knees                                 beh allora alzati in piedi



'Cause tonight we're alive                                       perchè sta notte siamo vivi


Who'll stand for the restless and the lonely?              chi lotterà per chi è stanco e chi è solo?
For the desperate and the hungry?                          per chi è disperato e chi è affamato?
Time for the count, I'm hearing you now.                  è tempo di contare, ti sto ascoltando
For the faithful, the believer,                                  per chi ha fede, per chi crede
For the faithless and the teacher.                            per chi non crede più e per chi insegna
Stand up and be proud...                                       alzati in piedi e sì fiero
What about now?                                                 e adesso?



You wanna start a fight                                          vuoi cominciare una lotta?
You gotta take a swing.                                         devi prendere un rovescio
You gotta get your hands in the dirt                         devi mettere le tue mani nello sporco
To see what the harvest will bring.                           per vedere cosa raccoglieranno



You wanna raise your voice                                     vuoi alzare la tua voce
Don't be scared to breathe                                      non aver paura di respirare
Don't be afraid to hurt                                            non aver paura di ferire
Don't be ashamed in need                                       non vergognarti di aver bisogno



'Cause tonight we're alive                                         perchè sta notte siamo vivi


Who'll stand for the restless and the lonely?               chi lotterà per chi è stanco e chi è solo

For the desperate and the hungry?                            per i disperati e gli affamati?
Time for the count, I'm hearing you now.                   è tempo di contare, ti sto ascoltando
For the faithful, the believer,                                    per chi ha fede. i credenti
For the faithless and the teacher.                             per chi non ne ha più e chi insegna
Stand up and be proud...                                          alzatevi e siate fieri
What about now?                                                    e adesso?



The leaves fall like reasons that drift through the seasons le foglie cadono come ragioni che attraversano le stagioni
'Til dreams are just fade dark and grey. fino a che i sogni svaniscono in nero e grigio
And all of your plans that slip right through your hands  e tutti i piani che ti sono scivolati tra le mani
Are just things that you take to your grave. sono solo cose che ti porterai nella tomba



Tonight we're alive.                                          ma sta notte siamo vivi



Who'll stand for the restless, for the lonely?
For the desperate and the hungry?
Time for the count, I'm hearing you now.
For the faithful, the believer,
For the faithless and the teacher.
Stand up and be proud...
What about now?
What about now?
What about now?
What about now?

Bye Bye Rodriguez e Pot

Ok domani è l'SD... il surgery day, il giorno dell'operazione.
E io credo di sentirmi un po' come quei soldati che da dover salparono alla volta della normandia.... in mezzo al freddo e al vento gelido.
Nervosa ma anche emozionata...
Sono cose strane quelle che si sentono alla vigilia di un grande evento; perchè sei tesissima e spaventata che qualcosa possa andare storto, però porca vacca allo stesso tempo non vedo l'ora che lo levino da me!
E' l'inizio della cura, l'inizio della guarigione.
Dopo il male sarà lontano. E lo dico da mille punti di vista diversi. Togliere il male da dentro.
La cicatrice che rimarrà poi avrà bisogno di essere curata, trattata bene, massaggiata.
Credo che darò un nome anche a lei.... Ieri mi domandavo perchè fino a questo momento ho vissuto non rispettando le mille altre cicatrici che ho dentro, che non sono meno dolorose della prossima.
E' solo che la prossima è fuori, quelle dentro non le vedo. E nn posso accarezzarle. E quelle dentro sono ancora aperte e si fanno sentire forte. E' solo che questa la sento estremamente ingiusta. E paradossalmente proprio questa mi sta dando la forza di dire che da ora in poi l'unica cosa che pretenderò fortemente dagli altri è il rispetto. Ma non perchè sono malata, quella è pietà, ma perchè sono viva e ferita come ogni altro essere umano.
E onestamente mi sono chiesta ma perchè cacchio non l'ho fatto prima... però va beh.. io sono testarda ed evidentemente mi ci vogliono le botte forti.
Rodriguez e Pot domani non esisteranno più. I noduli verranno tolti da me. Ed all'idea mi sembra di riuscire a respirare più profondamente. Poi ho promesso all'anestesista che appena posso mi ubriaco. E sinceramente sto già pensando ad una bella festa pre-inizio terapie.
Ieri è stata una giornata bruttissima in cui mi sono chiesta mille volte che senso ha tutto questo, che senso ha lottare e soffrire sapendo che la mia vita sarà un continuo di sofferenze.
Per fortuna questi pensieri svaniscono abbastanza in fretta. E' la disperazione me ne rendo conto. Ma non è proprio oggi il giorno in cui disperarsi. Ci sono mille cose belle da fare oggi.
Oggi ho deciso che sarà il giorno prima della felicità (che poi è il titolo del mio libro preferito di erri de luca).
Il giorno in cui hai la consapevolezza che da domani tutto sarà diverso e sarà migliore. Un po' è un dono, perchè non tutti vivono questi momenti. La mia vita da domani sarà diversa, ma rispetto ad oggi non ci sarà il male, non ci sarà la morte. Ci sarà solo la vita nel mio corpo. Domani sarà il giorno 1 della felicità.
Oggi mi godo l'attesa. La paura che l'esame istologico riveli cose poco carine c'è, ma poi penso a quanto sembrava impossibile 2 settimane fa affrontare l'intervento che avrebbe dovuto asportarmi il seno in toto, e dopo qualche giorno invece le cose sono cambiate totalmente.... I miracoli esistono. E allora perchè non domani?
E perchè non oggi? Già mi sembra un miracolo sentirmi relativamente bene dopo la giornata di ieri in cui non riuscivo a smettere di piangere e di sentirmi inutile, e che non fosse utile lottare.
Oggi farò solo cose che mi piaccio davvero. Oggi voglio solo essere felice al massimo che posso. E sentirmi bella e amata. E' tutto quello che voglio oggi. Oggi non domani.

Se tutto questo dolore non allarga i nostri orizzonti e non ci rende più umani, liberandoci dalle piccolezze e dalle cose superflue di questa vita, è stato inutile - Etty Hillesum

martedì 5 agosto 2014

Love is the only rule

".... the only thing that is really important to God is that we are able to be together as persons in His name. That we don't have to worry for nothing but to meet people and try to give them the best that we could and build together strong relations and have open hearts. that we have to love and be completly ourselves and that we don't have to be afraid because our lives are in His hands, and if we let Him works, everything will be fine. Even loosing someone we love could be less painful..."

Era il Natale del 2007 quando scrissi queste cose ad un amico lontano lontano in America. Oggi le ho rilette per caso. Ero in cerca di una canzone che lui scrisse per me in quel periodo.
Nostalgia...  quando mi trova in questi momenti è davveo dura.
E poi è strano, perchè ben due amici diversi ieri mi hanno mandato canzoni. 
La musica è sempre stata per me la migliore delle medicine.
Rileggevo quelle parole in inglese e mi sono resa conto di quanto ancora siano attuali nella mia vita di oggi. "se lo lasciamo fare, tutto andrà bene".
e mi ricordo come mi sentivo nel momento in cui scrivevo quelle cose. potevo sentire la potenza delle cose che scrivevo e che vivevo. "persino perdere una persona che amiamo può essere meno doloroso", questa è decisamente la cosa più difficile da credere.
Eppure dopo tanti anni mi rendo conto di essermi attenuta fortemente a quelle parole "l'unica cosa che conta è di costruire forti relazioni e lasciare il cuore aperto"... quello stesso amico americano era solito dirmi "never let your heart harder" - non lasciare che il tuo cuore si indurisca mai.
E mi rendo conto di quanta saggezza c'era in lui ed in quelle parole.

La malattia può davvero chiuderti in un bozzolo dove rischi di inaridire. Dove il tuo cuore nn respira più e secca. E' per questo che cerco ricordi felici anche se malinconici.
Ricordare la gioia, ricordare con gioia al momento mi da la volontà per credere e desiderare che dopo tutto la gioia sarà ancora più grande.
E sentire forte questo desiderio, questa potentissima spinta verso la felicità è l'unica cosa in grado di trascinarti al di là del baratro della malattia.
Ho paura in questi giorni.
Tra tre sarò operata e finalmente dal mio corpo toglieranno il male.
Ma è solo l'inizio di un cammino. Anzi, per fortuna è l'inizio, che se era fine era decisamente peggio....

Sono un paio di giorni che penso alla sofferenza.
E mi rendo conto che è davvero la cosa più temuta da tutti.
Ero dai comboniani l'altro giorno e parlavo con un ragazzo che ha già fatto la scelta del postulato ma che deve scegliere di nuovo ora e mi ha detto "ho tanta paura della sofferenza".
E poi so di un senza fissa dimora macedone che si è tagliato un braccio e che ha fatto la guerra nei balcani a suo tempo (quindi qualcosa sulla sofferenza dovrebbe saperla), che appena si avvicina ad un ospedale inizia a piagnucolare come fosse un bambino.

e io dal mio punto di vista a volte rischio di relativizzare tutto, perchè a volte rischio di non considerare la sofferenza altrui in questo momento, che di mio ne ho abbastanza.
Ma la mia non vale di più..
E forse, ironicamente, un po' sono privilegiata in questa situazione. Io non ho paura della sofferenza fisica. E questo, come ha detto anche il mio medico, per metà mi ha già salvata... Il dolore fisico affievolisce. La malinconia mi spaventa molto di più.
Mio nipote l'altra sera - che sa che la zia ha male ad una tetta - mi ha detto che se avrò male lui mi darà tanti baci così passa tutto. Ed è proprio così che funziona: passa tutto con l'amore.
Una carezza, sana molto molto di più di una medicina. E così le canzoni che ti vengono regalate o gli amici che ti cercano, le telefonate.
Quando sei dentro alla sofferenza, quando non puoi più permetterti di averne paura, allora ti rendi conto che tutto sommato non è una cosa che ti schiaccia se sai di essere amato.
Perchè nel momento in cui ti senti trascinato via, basta appigliarsi agli altri, all'amore altrui e all'amore che tu provi per loro.
E' tutto qui. 
Non c'è davvero bisogno di aver paura della sofferenza, anche se è umano. Persino Cristo ne ha avuto paura. Ma il dolore passa... 3 giorni e risorgi no? persino dal dolore più grande, dalla notte più nera, dalla morte.
Ma ce lo devi avere un motivo che ti spinge a spostare la pietra. E se non sei amato o se non ami, se il tuo cuore è secco... credo si faccia davvero più fatica.

Io sono stanca in questi giorni e non voglio fare l'eroina impavida, anzi... la paura del dopo l'operazione sta montando in me e parecchio. Cerco di rimanere sempre nel momento che sto vivento, senza fare voli al dopo, alle terapie ed alle loro conseguenze... ma ogni tanto mi scappa.... e allora si che c'hai paura.
Ma voglio fidarmi di quello che sento. Che tutto andrà bene.  Che qualsiasi dolore io abbia provato, provi o proverò non vale il peso della mia felicità e della mia vita.
Perchè c'è tutto un mondo di pienezza laggiù dopo il burrone, che io non ho ancora sperimentato. E' la mia promessa. La mia terra promessa con in mezzo il deserto.
Per dirla meno colta.... La contea.. ma prima c'è mordor....
E io la vedo la felicità, la sento crescere in me, o quantomeno il desiderio potentissimo è che a volte mi stanco di stare ad aspettare. A volte mi chiedo se era proprio necessario attraversare ancora una volta tutto questa sofferenza. Non potevo semplicemente essere felice? Questo, ammetto, me lo chiedo spesso.
Ma non ho una risposta...

So che ieri me lo chiedevo a messa... e mi è venuta in mente questa canzone

LOVE IS THE ONLY RULE - Bon Jovi

I don't give a damn
How it's supposed to be
That might work for you
It don't work for me
You write your truth
And Ill write mine
One man's ceilings
Another man's sky high
Flying like an aeroplane
Crying like the lonely whistle of a long black train
Dance in the pouring rain
Spit in the eye of a hurricane
Who said life has got to be so cruel
Love's the only rule
It's written in the scars
Where I fit in
It's going to hurt sometimes
You got to lose to win
You've got your sins
And I got mine
Sell your secrets kiss them all goodbye
Flying like an aeroplane
Alive like a lonely note from John Coltrane
Run like it's a getaway
Say those things that you shouldn't say
Think about it wouldn't that be cool?
If love's the only rule
Might be a wrecking ball
Or just a wake up call
Don't matter where the pieces fall
Oooooh, Oooooh, Oooooh
I'm gonna fly like an aeroplane
Cry like the whistle of a long black train
Dance in the pouring rain
I'm alive like a lonely not from John Coltrane
Run like it's a getaway
Say those things that you shouldnt say
Where love, love's the only rule
Yes love, love's the only rule
Ah love, love's the only rule
Love, only rule
Love's the only rule
Oooooh, Oooooh , Oooooh