giovedì 7 agosto 2014

Bye Bye Rodriguez e Pot

Ok domani è l'SD... il surgery day, il giorno dell'operazione.
E io credo di sentirmi un po' come quei soldati che da dover salparono alla volta della normandia.... in mezzo al freddo e al vento gelido.
Nervosa ma anche emozionata...
Sono cose strane quelle che si sentono alla vigilia di un grande evento; perchè sei tesissima e spaventata che qualcosa possa andare storto, però porca vacca allo stesso tempo non vedo l'ora che lo levino da me!
E' l'inizio della cura, l'inizio della guarigione.
Dopo il male sarà lontano. E lo dico da mille punti di vista diversi. Togliere il male da dentro.
La cicatrice che rimarrà poi avrà bisogno di essere curata, trattata bene, massaggiata.
Credo che darò un nome anche a lei.... Ieri mi domandavo perchè fino a questo momento ho vissuto non rispettando le mille altre cicatrici che ho dentro, che non sono meno dolorose della prossima.
E' solo che la prossima è fuori, quelle dentro non le vedo. E nn posso accarezzarle. E quelle dentro sono ancora aperte e si fanno sentire forte. E' solo che questa la sento estremamente ingiusta. E paradossalmente proprio questa mi sta dando la forza di dire che da ora in poi l'unica cosa che pretenderò fortemente dagli altri è il rispetto. Ma non perchè sono malata, quella è pietà, ma perchè sono viva e ferita come ogni altro essere umano.
E onestamente mi sono chiesta ma perchè cacchio non l'ho fatto prima... però va beh.. io sono testarda ed evidentemente mi ci vogliono le botte forti.
Rodriguez e Pot domani non esisteranno più. I noduli verranno tolti da me. Ed all'idea mi sembra di riuscire a respirare più profondamente. Poi ho promesso all'anestesista che appena posso mi ubriaco. E sinceramente sto già pensando ad una bella festa pre-inizio terapie.
Ieri è stata una giornata bruttissima in cui mi sono chiesta mille volte che senso ha tutto questo, che senso ha lottare e soffrire sapendo che la mia vita sarà un continuo di sofferenze.
Per fortuna questi pensieri svaniscono abbastanza in fretta. E' la disperazione me ne rendo conto. Ma non è proprio oggi il giorno in cui disperarsi. Ci sono mille cose belle da fare oggi.
Oggi ho deciso che sarà il giorno prima della felicità (che poi è il titolo del mio libro preferito di erri de luca).
Il giorno in cui hai la consapevolezza che da domani tutto sarà diverso e sarà migliore. Un po' è un dono, perchè non tutti vivono questi momenti. La mia vita da domani sarà diversa, ma rispetto ad oggi non ci sarà il male, non ci sarà la morte. Ci sarà solo la vita nel mio corpo. Domani sarà il giorno 1 della felicità.
Oggi mi godo l'attesa. La paura che l'esame istologico riveli cose poco carine c'è, ma poi penso a quanto sembrava impossibile 2 settimane fa affrontare l'intervento che avrebbe dovuto asportarmi il seno in toto, e dopo qualche giorno invece le cose sono cambiate totalmente.... I miracoli esistono. E allora perchè non domani?
E perchè non oggi? Già mi sembra un miracolo sentirmi relativamente bene dopo la giornata di ieri in cui non riuscivo a smettere di piangere e di sentirmi inutile, e che non fosse utile lottare.
Oggi farò solo cose che mi piaccio davvero. Oggi voglio solo essere felice al massimo che posso. E sentirmi bella e amata. E' tutto quello che voglio oggi. Oggi non domani.

Se tutto questo dolore non allarga i nostri orizzonti e non ci rende più umani, liberandoci dalle piccolezze e dalle cose superflue di questa vita, è stato inutile - Etty Hillesum

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